L’antico connubio tra Arte e Caffè

Cosa hanno in comune Leonardo da Vinci, Artemisia Gentileschi e Vincent Van Gogh? Oltre ad essere dei pittori superlativi erano anche tutti e tre dei grandi bevitori di caffè.

I tre artisti, sebbene non acquistassero online il nostro caffè macinato, erano amanti devoti a una delle bevande più consumate al mondo, ascrivendo al caffè proprietà energizzanti e tonificanti, fondamentali per la creazione delle proprie opere d’arte. 

È infatti noto come anche solo il profumo del caffè stimoli la creatività. A questo proposito, hai letto il nostro articolo caffè aroma creativo?

Un connubio particolare, quello tra arte a caffè che ritroviamo in varie epoche e correnti artistiche differenti, come il rinascimento, il barocco e il modernismo. Continua a leggere e inizia con noi il viaggio in una delle più interessanti curiosità sul caffè che lega il caffè e l’arte.

Caffè e arte nel Rinascimento

Nel XVI secolo, il caffè iniziò a diffondersi tra le classi più agiate del Vecchio Mondo, grazie alle rotte commerciali con le Americhe.

In poco tempo, e per tutto il periodo del Rinascimento italiano, il caffè divenne una delle bevande più amate tra gli artisti. Una combinazione preziosa, quella tra arte e caffè, perfetta per pittori e scultori che lavoravano per molte ore e che necessitavano di rimanere concentrati per lunghi periodi.

Galileo Galilei, per esempio, considerava il caffè un valido aiuto per le sue osservazioni notturne. Non solo, anche il genio Michelangelo Buonarroti era solito consumare caffè per sostenere i suoi ritmi di lavoro.

Come biasimarli, in fondo, sebbene per la nascita della pausa caffè si debba aspettare gli inizi del ‘900, concedersi un caffè durante il lavoro è da sempre un’ottima idea.

Arte e caffè nel periodo Barocco

Se durante il periodo rinascimentale il caffè ha iniziato ad essere estremamente popolare tra gli artisti, l’apogeo del connubio tra arte e caffè avviene nel periodo barocco, soprattutto, con l’apertura delle prime caffetterie nelle varie città italiane, una su tutti il celebre Caffè Florian a Venezia.

Momenti di convivialità e anni di fermento artistico e culturale, durante i quali la pittrice Artemisia Gentileschi tesseva le lodi delle proprietà energizzanti del caffè persino nelle sue varie corrispondenze epistolari.  

Caffè e arte nell’epoca del modernismo

Il legame tra arte e caffè si rafforzò poi ulteriormente nel periodo del Modernismo, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.

Durante quest’epoca, non solo aumentò il numero delle caffetterie, divenute ufficialmente i luoghi di ritrovo dove discutere di arte, filosofia e letteratura, ma il caffè continuò ad essere consumato, in misura sempre maggiore, da pittori e artisti, come stimolante della lucidità mentale e della creatività.

Si dice addirittura che Amedeo Modigliani fosse solito consumare fino a 25 caffè al giorno, traendo dalla caffeina l’energia necessaria per dipingere instancabilmente.

Resta da domandarsi se riuscisse poi a dormire, probabilmente il caffè popolava le sue giornate come pure i suoi sogni a base di caffè.

Questa breve panoramica sulla storia del legame tra caffè e arte è un racconto di ispirazione reciproca e contaminazione continua. Il caffè con il suo aroma inebriante ha accompagnato alcuni tra i più grandi artisti, fornendo loro l’energia e la lucidità fondamentali per creare capolavori senza tempo.  

E tu, sei pronto a rendere la tua quotidianità un capolavoro? Scopri la nostra selezione su Noalito Torrefazione e lasciati ispirare proprio come i grandi maestri del passato.

Vuoi saperne di più? Se questo articolo ha stimolato la tua curiosità sul contatto tra cultura e caffè, approfondisci il tema scoprendo il curioso legame tra caffè e film oppure lasciati travolgere dalla musica con la ninna nanna del chicco di caffè.