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Il caffè: aroma creativo

Come il caffè fa scattare la scintilla creativa

Lo sapevi che il profumo di caffè stimola la creatività? Ve lo racconto nella mia #StoriaLungaUnCaffè

Uno dei miei più cari amici si chiama Dante (il nome dice già tutto). Dante fa il pittore ed è sempre irrequieto. Spesso mi è capitato di gravitare nel suo studio e di sentirlo lamentarsi: “non posso, non riesco…mi manca l’ispirazione…”

L’ispirazione è una cosa importante, l’ispirazione è inaspettata, non tutto va bene, ma si può trovare ovunque…anche nel caffè. Si signori miei, proprio nel caffè…

Proprio il caffè col suo inconfondibile aroma infatti, ha ispirato grandi del passato come il compositore Johann Sebastian Bach che, si dice, lo amasse così tanto da dedicargli la Kaffeekantate (cantata del caffè) una delle poche opere di carattere buffo del compositore tedesco eseguita a Lipsia, in Germania, tra il 1732 e il 1735. 

La Cantata racconta la storia di una giovane che beveva talmente tanto caffè da scatenare l’ira del padre che la rimproverava continuamente per questo vizio: “se non smetterai” la ammoniva “non ti permetterò di spostarti!” La ragazza obbedì e convolò a nozze, ma acconsentì al matrimonio con l’amato solo ad una condizione: una volta sposata, avrebbe potuto bere tutto il caffè che voleva. “Che dolce gusto ha il caffè, più amabile di mille baci,più soave del moscato”

Nella canzone di De Andrè “Don Raffaè” viene messa in musica l’importanza di un rito irrinunciabile: “Ah che bell’o cafè, pure in carcere o sanno fa, cò a ricetta ch’à Ciccirinella compagno di cella, ch’à dato mammà”. Ma pensiamo anche a Frank Sinatra con “The coffee song”, a Riccardo del Turco con “Cosa hai messo nel caffè”, Fabio Concato con “Caffettino caldo” e il più recente Alex Britti con i suoi “Diecimila caffè”.

Non dimentichiamo le massime di grandi filosofi come: “Il caffè per essere buono deve essere nero come notte, dolce come l’amore e caldo come l’inferno” (Mikael Bakunin), scrittori: “Ma vi siete mai chiesti cos’è il caffè? Il caffè è una scusa per dire a un amico che gli vuoi bene” (Luciano De Crescenzo) e drammaturghi: “Penso che se fossi una donna mi piacerebbe indossare caffè come profumo” (John Van Druten)

Una tazzina di caffè è spesso raffigurata anche in opere molto famose di celebri pittori: come in  “La fine della colazione” di Auguste Renoir oppure a “La coppia seduta al Caffè” di Edouard Manet. Caffettiere rotondette ci allietano anche nelle opere di Botero. Il caffè ha ispirato alcune opere di Vincent Van Gogh ed Edvard Munch. Insomma, il caffè sembra essere stato davvero la musa ispiratrice per eccellenza per gli animi più illustri della nostra storia. 

…Beh, non c’è che dire, la prossima volta che Dante si lamenterà in preda ad una crisi isterica per mancanza di’ispirazione…consiglierò una tazza di caffè nero bollente, considerato che si tratta di Dante direi anche con molto zucchero, così forse riuscirò ad addolcirlo un pochino.

Alla prossima storia espressa…sempre  qui al #DecameranCafèByNoalito.

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