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Dal caffè in grani si ricava la bevanda più amata e consumata al mondo, tanto da essersi guadagnata una giornata mondiale dedicata, ma non solo. Il caffè ha una storia affascinante e intrigante, che si tinge di miti e leggende, che si intreccia con il folclore di differenti culture e che si combina con riti e tradizioni antichi e contemporanei.
Dalla scoperta delle sue proprietà, vere o presunte, la storia del caffè e dei vari tipi di caffè, attraversa secoli e continenti. A tal proposito, in questo articolo esploreremo le origini del caffè, il suo viaggio dal Medio Oriente all’Europa, e il ruolo cruciale che ha avuto in Italia.
Non solo! Approfondiremo l’etimologia della parola “caffè” per comprendere meglio le radici di questo fenomeno culturale e goloso.
Le origini del caffè sono avvolte nel mistero e diverse sono le leggende che ne narrano la scoperta. Una delle storie più celebri è quella di Kaldi, un pastore etiope che nel IX scoprì la pianta del caffè. Kaldi notò che le sue capre diventavano insolitamente vivaci dopo aver mangiato delle bacche rosse da un arbusto.
Incuriosito, il pastore portò i frutti, che altro non erano che bacche di caffè, in un monastero, dove i monaci li usarono per preparare una bevanda energizzante, che gli aiutava a rimanere svegli durante le preghiere notturne.
Ma la leggenda dell’Etiopia, dove ancora oggi ci sono eccellenti coltivazioni di caffè biologico, non è l’unica a raccontare delle origini del caffè. Esistono testimonianze documentate che situano le prime coltivazioni e l’uso del caffè nei monasteri sufi dello Yemen nel XV secolo.
Qui, la bevanda veniva utilizzata per le sue proprietà stimolanti durante le cerimonie religiose, così che il caffè iniziò a diffondersi nel mondo islamico, diventando un elemento fondamentale della cultura mediorientale.
Il caffè raggiunse l’Europa nel XVII secolo proprio dal Medioriente, portato dai mercanti veneziani che commerciavano con l’Asia Occidentale. Venezia, città di scambi e commerci, fu una delle prime città europee a conoscere il caffè, dove rapidamente divenne una bevanda popolare tra le classi agiate.
Le prime caffetterie europee, come il Caffè Florian aperto nella Repubblica Marinara veneta nel 1720, diventarono luoghi d’incontro per intellettuali, artisti e commercianti.
Il successo del caffè si diffuse presto in altre città europee, come Londra e Parigi, dove le caffetterie divennero centri nevralgici di discussione politica e culturale, in cui già dall’inizio si instaurò un forte legame tra arte e caffè, nonché tra caffè e musica.
Il caffè, inizialmente visto con sospetto dalle autorità ecclesiastiche, fu presto accettato e integrato nella vita sociale europea.
In Italia, il caffè come anticipato arrivò attraverso i porti di Venezia e Napoli, città che divennero i principali centri di diffusione della bevanda nel bel Paese. Rapidamente il caffè in Italia diventò sia una bevanda amata e ricercata, sia un pretesto per socializzare e discutere di affari e politica.
Non solo, principalmente nella città partenopea, il caffè, nelle tipologie di arabica e robusta con le loro differenze, assunse una connotazione unica, con la nascita della tradizione del “caffè sospeso”, una tazza di caffè pagata in anticipo per essere offerta a chi non poteva permetterselo.
Nel ‘900 poi, dal genio di Alfonso Bialetti, nacque la Moka, che diffondendosi principalmente negli anni ’30, trasformò il modo in cui il caffè di qualità viene consumato nella case di tutt’Italia e contribuì a rendere la bevanda un simbolo di italianità, un’icona della cultura del Bel Paese, che ancora oggi rappresenta un momento di pausa e riflessione nella frenesia della vita quotidiana.
Ora che abbiamo soddisfatto la tua curiosità sul caffè e le sue origini, sei quasi pronto a gustarti una tazzina fumante, ti diciamo quasi perché, come anticipato, vogliamo raccontarti qualcosa in merito all’origine del nome del caffè. Leggi il prossimo paragrafo e scopri di più!
La parola “caffè” ha un’etimologia interessante che riflette il lungo viaggio della bevanda attraverso culture diverse. L’origine del termine risale, infatti, alla parola araba “qahwa“, che originariamente indicava una bevanda vinosa. Con il tempo, “qahwa” divenne sinonimo di caffè, soprattutto dopo che la bevanda alcolica fu sostituita dal caffè nei paesi islamici.
Dal mondo arabo, la parola passò al turco “kahve” e poi all’italiano “caffè”, termine che nella sua forma originali e i varie declinazioni, fu adottato da molte lingue europee, testimonianza dell’impatto culturale del caffè nel continente.
Noi di Noalito lo sappiamo bene, da oltre 60 anni facciamo parte del mondo del caffè, l’arte di preparare e degustare un caffè di qualità
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