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La tradizione del caffè di qualità: come si produce e come riconoscerlo 

L’assaggiatore di caffè professionale, esattamente come il sommelier, sa che esistono diversi modi per riconoscere un caffè di qualità

Tutto parte dalle scelte etiche prese in prima battuta dalla torrefazione che si occupa di lavorarlo e commercializzarlo. A prescindere dai tipi di caffè che si sceglie di utilizzare, che sia un caffè robusto o arabico, è necessario prestare attenzione ad altri fattori, come per esempio il fornitore delle materie prime.

Infatti, le migliori qualità di caffè vengono generalmente coltivate in regioni con condizioni climatiche e altitudini specifiche.

Produrre un caffè di alta qualità è il valore cardine che guida la nostra Torrefazione Noalito, dalla scelta delle materie prime alla tostatura artigianale eseguita da esperti del settore con metodi che fondono tradizione e innovazione.

Come si produce un caffè di qualità?

La pianta del caffè cresce nelle zone equatoriali, per cui le torrefazioni italiane che desiderano creare un caffè di qualità devono selezionare produttori etici che rispettino l’ambiente e i lavoratori. 

La pianta del caffè richiede impegno e dedizione. Infatti, se la fioritura del caffè è uno spettacolo naturale con un magnifico fiore bianco che ricorda il gelsomino per forma e colore, la raccolta delle drupe è, invece, un processo impegnativo. 

Per garantire una qualità elevata la raccolta viene eseguita manualmente, al fine di mantenere intatte le caratteristiche e cogliere ogni bacca al punto di maturazione perfetto.

Un’ulteriore difficoltà è data dal fatto che molte qualità crescono ad altezze elevate, e ne consegue che a 1000 e 2000 metri di altitudine il lavoro risulti ancora più faticoso. Inoltre, gli operatori devono essere preparati per capire il momento ideale in cui raccogliere la drupa matura.

Dopo il raccolto si passa al processo di lavorazione per separare i semi dalla polpa esterna, attraverso due metodi principali: 

  • Metodo umido: i frutti vengono immersi in acqua 
  • Metodo secco: i frutti vengono stesi su apposite aree e lasciate essiccare al sole 

In seguito, i chicchi vengono selezionati e si arriva alla tostatura: il marchio di fabbrica della Torrefazione. La tostatura, insieme all’origine e ai metodi di lavorazione del caffè, è un importantissimo elemento della filiera produttiva che deve preservare la qualità ed esaltare il gusto del caffè. 

Durante la tostatura i chicchi vengono sottoposti a un processo di arrostimento mirato, che permette di sviluppare profili aromatici e gustativi distintivi, oltre a incrementare la solubilità, un aspetto altrettanto essenziale.

La nostra tostatura artigianale 

Il fiore all’occhiello della nostra azienda di Novara è la tostatura artigianale. Il metodo tradizionale si tramanda dal 1958 e prevede l’utilizzo di macchinari tradizionali e il controllo costante del processo di tostatura. Per rispettare i tempi e le temperature ogni qualità viene tostata separatamente, e viene indicata in ciascun prodotto del caffè in grani facilitando la scelta in base al gusto personale. 

Il caffè viene tostato settimanalmente e lasciato riposare il tempo necessario per consegnare un prodotto freschissimo che mantenga le proprietà organolettiche di ogni qualità presente nella miscela, ponendo attenzione a ogni chicco di caffè.

La tradizione si fonde con l’innovazione per puntare a una qualità elevata e al continuo miglioramento delle miscele. La nostra famiglia di artigiani del caffè è attenta a ogni fase della produzione del caffè per garantire l’aroma unico in ogni tazzina. 

Come riconoscere un caffè di qualità?

Abbiamo visto alcuni aspetti di come si produce un caffè di qualità, ma come facciamo a riconoscere e percepire l’effettiva qualità di un caffè piuttosto che un altro? 

Il prezzo non è sempre un indicatore affidabile, valuta piuttosto i seguenti 5 criteri (non a caso il primo elemento a cui prestare attenzione è la tostatura):

  1. Tostatura: osserva la grandezza dei chicchi, solitamente i più pregiati hanno un diametro maggiore (ricorda che le diverse qualità di caffè presentano forme diverse) e alla gradazione della tostatura che deve essere equilibrata, né troppo scura né troppo chiara.
  2. Crema: la superficie di un buon caffè deve presentare una trama omogenea, sottile e consistente. Nonché uno spessore di qualche millimetro e un colore bruno medio-scuro.
  3. Profumo: è una caratteristica fondamentale che percepiamo ancora prima di assaporare il gusto della bevanda. Valuta l’intensità e la complessità degli aromi, ricercando note olfattive varie e complesse che si armonizzano tra loro. Puoi individuare sfumature che ricordano frutta secca, caramello, legni, spezie, cioccolato, vaniglia, agrumi, fiori e frutti.
  4. Gusto: durante l’assaggio il caffè sprigiona la sua essenza, concentra l’attenzione sulla densità del liquido e sulle note percepibili sulla lingua. Cerca un equilibrio tra l’amaro, l’acidità e il dolce.
  5. Retrogusto: dovrebbe essere gradevole, rotondo con una leggera punta di acidità fruttata che persiste dopo aver bevuto il caffè. 

Siamo giunti alla fine di questo articolo sulla produzione del caffè di qualità e su alcuni consigli per riconoscerlo come consumatori. Se pensi ancora che un caffè sia soltanto un caffè prova il nostro caffè macinato e facci sapere! 

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